George è impegnato nell’iniziativa benefica chiamata “Not on Our Watch” insieme ai suoi amici Brad Pitt, Don Cheadle e Matt Dillon. Lo scopo dell’iniziativa è quello di concentrare l’attenzione a livello mondiale, per porre fine alle atrocità che esistono in molte parti del mondo, in particolare in Africa.
Qualche giorno fà , inoltre, Clooney ha ricevuto il premio “Golden Heart” durante l’evento benefico “A Heart for Children“, tenutosi a Berlino. George, durante un’intervista prima dell’inizio dell’evento, ha parlato di alcune esperienze vissute personalmente in Africa e ha rivelato che, a suo avviso, il premio non dovrebbe essere conferito a lui ma, bensì, direttamente agli addetti ai lavori che impegnano ogni giorno della loro vita per cercare di migliorare la vita di milioni di bambini.
L’attore ha rivelato di essere stato tre volte nel Darfur, in Sudan e una volta a Goma, nella Repubblica Democratica del Congo, dove qualche settimana fà sarebbe dovuto tornare ma, purtroppo, il viaggio è stato annullato dall’ONU a casa delle lotte troppo intense.
George ha raccontatoa alcune delle numerose atrocità a cui ha assistito durante questi viaggi, soprattutto nei confronti delle donne, e quando gli si chiede cosa si prova a lasciarsi dietro le spalle un simile scenario e tornare indietro a Los Angeles l’attore risponde che è inevitabile ringraziare Dio per non essere nati in un posto del genere.