In realtà , la sentenza ufficiale, emessa dal giudice Stephanie Sautner, parlava di un mese, ma di fatto ne sconterà solo sei, cosicché potrà portare a termine il servizio civile che sta svolgendo attualmente presso l’obitorio di Los Angeles, in sostituzione a quello presso il Downtown Women’s Center, al quale non si presentava quasi mai.
I suoi nuovi compiti sono molto rigidi e prevedono che lei si presenti a svolgerli la mattina molto presto: se non rispetterà queste nuove direttive, l’attrice sarà condannata a duecentosettanta giorni di prigione.
Impossibilitata a rifiutarsi, la Lohan ha pensato bene di sfogarsi su Twitter circa le proprie condizioni di lavoro, ma i suoi messaggi sono stati puntualmente intercettati dal giudice, che le ha gentilmente ricordato che non è certo nelle condizioni per fare rimostranze, dato che la spada di Damocle della prigione pende sempre di più sulla sua testa.
Certo è che non dev’essere per niente facile, per una star stra-viziata come lei, prestare un servizio così umile e, soprattutto, stare alle dipendenze degli altri: del resto, l’umiltà è proprio una dote che le manca e chissà che con questo lavoro non impari ad apprenderla.