Sharon Stone parte all’attacco di Pupi Avati, con il quale ha lavorato la scorsa estate sul set del film Un ragazzo d’oro, con Riccardo Scamarcio e Cristiana Capotondi. Ma GQ Italia che le dedica la copertina, la bellissima attrice americana dice che l’esperienza con il regista italiano è stata tutt’altro che positiva.
Il motivo? La disorganizzazione sul set che era un vero e proprio campo di battaglia con gente che entrava e usciva mentre lei era intenta a recitare. Insomma una esperienza da dimenticare, secondo Sharon Stone, che di certo non farà una buona pubblicità a Pupi Avati negli States. L’attrice americana non gira tanto intorno alla cosa e dice di avere lavorato malissimo sul set di Un ragazzo d’oro. “Non c’era alcun tipo di organizzazione, mi hanno costretto a girare mentre sul set entravano giornalisti, fan, c’era il caos più completo: mi sono sentita venduta: alla fine ho costretto tutti a uscire, era l’unico modo per lavorare con serietà “.
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Dell’Italia, però, Sharon Stone mantiene un buonissimo ricordo. “Del Belpaese mi piacciono la moda e i mobili, ho arredato il mio salotto con i mobili italiani perché ho una predilazione per il vostro modo di fare arredamento. Adoro la costiera amalfitana, ma la mia città preferita è Firenze“. Insomma a parte l’esperienza non proprio entusiasmente con Pupi Avati, la bella attrice – che a 56 anni è considerata ancora un sex symbol – dice di sentirsi molto legata all’Italia. L’intervista completa a Sharon Stone sul numero di GQ Italia.
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