La vendetta va servita fredda ed evidentemente Pupi Avati la pensa così: proprio adesso, in occasione dell’uscita del suo ultimo film, Il ragazzo d’oro, ha raccontato i retroscena della lavorazione sul set parlando male della sua protagonista, Sharon Stone e accusandola di una serie di capricci degni di una vera star hollywoodiana.
Ma andiamo con ordine: l’arrivo di Sharon Stone approdata in Italia per girare il suo film aveva evocato in ogni set il ricordo e l’atmosfera della Dolce vita quando la Capitale era popolata da star di Hollywood. L’attrice però aveva parlato male del regista italiano spiegando di aver lavorato malissimo a contatto a Roma.
Non c’era alcun tipo di organizzazione, mi hanno costretto a girare mentre sul set entravano giornalisti, fan, c’era il caos più completo: mi sono sentita venduta: alla fine ho costretto tutti a uscire, era l’unico modo per lavorare con serietà aveva detto l’attrice.
Tutti adesso accusano la Stone di essersi comportata da diva capricciosa inanellando la lavorazione del film dei suoi capricci, dall’arrivo alla stazione di Firenze dove l’attrice non è stata riconosciuta fino alla sua partenza. A rincarare la dose ci hanno pensato anche i colleghi di set, Cristiana Capotondi e Riccardo Scamarcio che hanno spifferato come la diva sia addirittura arrivata a fare shopping di lusso con la carta di credito della produzione.
► SHARON STONE CONTRO PUPI AVATI, HO LAVORATO MALISSIMO
E non l’ha certo usata per andare a Via Sannio, ma per recarsi a Via Condotti per fare tappa da Bulgari.
Ero lì il giorno in cui la Stone si è incamminata per via Condotti con la carta di credito della Duea film, la casa di produzione degli Avati, l’hanno fatta accompagnare da un ragazzo che ne comunicava tutti i movimenti, quando si è saputo che stava entrando da Bulgari, sono sbiancati… ha raccontato Cristiana Capotondi che a distanza di un anno dal set ha deciso di togliersi qualche sassolino dalla scarpa.