Il distacco dalla sorella Chiara, dovuto all’esigenza di sperimentare vie nuove ma anche a qualche incomprensione di troppo, ha provocato molto dolore in Paola Iezzi che racconta l suo momento difficile in una intervista rilasciata a Vanity Fair.
Quando mi sono separata da Chiara, dopo vent’anni di carriera musicale, non ho chiuso solo una storia ma la mia vita: è stata dura, come chiudere un matrimonio. Chiunque abbia divorziato sa di cosa parlo: una parte di te si sente fallita, perduta. Devi ricominciare daccapo, e ti viene il panico. Sono stata a lungo in analisi, una cosa che consiglio a tutte le persone che affrontano distacchi importanti: bisogna curare quel dolore, e gli amici non bastano. Spesso le persone amano cullarsi in un malessere che dà l’illusione che nulla sia cambiato. Ma se non fai niente, niente può succedere
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E il disagio dovuto alla separazione dalla sorella Chiara, ha fatto slittare anche il matrimonio con Paolo Santambrogio:
La proposta di Paolo è sempre valida ma io ho attraversato un periodo tosto e non volevo che l’unione con la persona con cui sto da tanti anni diventasse un rifugio o una consolazione. C’è stato un momento in cui facevo fatica a passare le giornate
Oggi Paola e Chiara non hanno il rapporto di un tempo, si sentono pochissimo e ognuna ha preso la sua strada. Continua Paola Iezzi:
Siamo adulte, ognuna con una famiglia propria, lei è sposata e non vive in Italia. Ogni tanto ci aggiorniamo, più spesso via mail. Abbiamo condiviso talmente tanto che è arrivato il momento di un naturale distacco. Fino alle medie eravamo super attaccate, poi, prima di riunirci per la musica, le nostre strade si sono divise, ognuna con i suoi amici… Oggi è come allora. C’è la voglia di sperimentare noi stesse per come siamo. Senza più essere una lo specchio dell’altra.