A Vanity Fair, Paola Turci si racconta a cuore aperto ripercorrendo anche l’incidente stradale che, ormai tanti anni fa, per poco non le ha fatto rischiare la morte. E’ seguito un periodo buio del quale la cantante ha di recente parlato. Ma oggi Paola Turci entra nel dettaglio, spiegando di avere fatto quell’incidente perché era molto arrabbiata.
Ero incazzata nera. Guidavo sulla Salerno-Reggio Calabria, dovevo caricare il cellulare, mi sono distratta dalla strada e subito dopo è stato troppo tardi. Ci sono voluti anni perché ammettessi la debolezza, smettessi di fare finta, mi dicessi “mi amerò lo stesso”. Mi dicevano: “Sei fortissima, sei bravissima. Come fai? Che coraggio!”. Reagivo isterica: “Sì, sì, sono tranquilla”. Quando invece non lo ero per niente. Nei Ferragosti successivi, ho sempre brindato. Da allora, il 15 agosto è il mio secondo compleanno
► PAOLA TURCI PARLA DELL’INCIDENTE CHE LE HA SCONVOLTO LA VITA
Poi la cantante parla ancora della canzone portata all’ultimo Festival di Sanremo e intitolata Fatti Bella Per Te:
Farsi belle per sé significa impegnarsi per raggiungere l’accettazione, dirsi sinceramente che ti piaci, o lavorare in quel senso. Volersi bene va ben oltre il truccarsi
Poi Paola Turci parla del figlio che non è mai arrivato:
Un figlio? Ad un certo punto, arriva la resa. Ti dici: “La menopausa è quasi qui e se non ho fatto di tutto per averlo è perché in fondo non l’ho mai voluto davvero”. Un bambino, l’ho desiderato una volta sola. Ero innamorata ma lui ne aveva già uno e non si è fidato di me. Oggi ringrazio il cielo. Stare con un uomo no, ma proprio no. Specie con quelli che adesso sembrano innamoratissimi. L’amore ha deviato, ha cambiato indirizzo. Quella passione che sentivo per un fidanzato ora si rivolge ad altre persone: nipoti e amici