Da quando è diventato giudice di X Factor non passa giorno che Fedez non si trovi al centro di qualche polemica.
E dopo la recente querelle con Gasparri, la polemica con Barbara D’Urso e le accuse ai dirigenti Pd che avrebbero voluto rimuovere dal talent per aver scritto l’inno del M5S, anche la prima puntata live del talent show di Rai 1 ha creato qualche problema a Fedez che deve difendersi dalle accuse di fascismo.
Tutto sono meno che un fascista. Chiunque è libero di criticare le mie canzoni, ma non dite che sono un fascista, io che delle tematiche sociali ho fatto la mia bandiera di vita. Ho semplicemente fatto un’osservazione. Odio chi strumentalizza una canzone con un testo gigantesco. In questi anni di carriera il mio impegno sociale è sempre stato in primo piano.
Ha spiegato all’Ansa Fedez finito al centro delle polemiche per aver rimproverato Mario, uno dei concorrenti della squadra di Mika, per aver scelto di esibirsi nella cover E non andar più via di Lucio Dalla.
► FEDEZ CONTRO BARBARA D’URSO, NON FA GIORNALISMO
Per il giudice, X Factor non è il luogo dove far politica e i pugni chiusi vanno lasciati altrove.
Nonostante tutto Fedez è pronto a fare autocritica e spiega di non essersi piaciuto, di essersi troppo irrigidito, di non essere riuscito a dire con chiarezza quello che avrebbe voluto davvero. Insomma il primo impatto con il live non è stato esaltante e per lui c’è da lavorarci su. Solo qualche giorno fa Novella 2000 riferiva di un giudice di X Factor che aveva pretese l’auricolare in trasmissione per essere sempre assistito da uno dei suoi autori. Il comportamento di Fedez lascia pensare che non si trattasse di lui.
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