Dopo le critiche ricevute per il brano che il cantante intenderebbe presentare, arrivano per Povia anche minacce di morte. Le obiezioni rivolte al testo di Povia, intitolato “Luca era gay†riguarderebbero il modo in cui l’ omosessualità viene considerata e il messaggio connesso ad esso.
Nel testo si fa, infatti, riferimento all’omosessualità come ad una “malattia†dalla quale è possibile guarire.
Tesi assolutamente non condivisa dall’ associazione per la tutela dei diritti omosessuali. Arcigay, infatti, nelle settimane passate aveva fatto sapere che se la canzone non fosse stata immediatamente cancellata la critica e le contestazioni nei confronti del Festival sarebbero state durissime. La risposta di Povia è arrivata dopo qualche giorno, accompagnata anche dalla sua replica relativa alle minacce che il cantante avrebbe recentemente ricevuto: “Ricevo minacce di morte, ma non rinuncio a Sanremoâ€.
Con queste parole il cantante chiarisce in maniera inequivocabile di non aver la minima intenzione di cedere ad alcuna intimidazione. Dall’ altro lato, il presidente dell’ Arcigay Franco Grillini, si dice “disgustato†dalla strumentalizzazione operata da parte di Paolo Bonolis della tematica omosessuale. La guerra fredda tra Povia e Arcigay continua, in attesa di un Sanremo tutt’ altro che inaspettato.