Non sono ancora state comunicate informazioni ufficiali, riguardanti l’incidente mortale intercorso tra sabato 4 e domenica 5 febbraio a Roma.
Sono ancora al vaglio le dinamiche che hanno coinvolto il conducente del taxi e il neo-papà Gabriele Simonacci, il quale ha perso la vita dopo essere stato scaraventato dalla sella del suo scooter Yamaha sotto l’autovettura, a seguito del forte impatto.
Stando alle prime ricostruzioni il tassista dopo aver effettuato un’inversione a “U†dirigendosi a sinistra verso Largo di Torre Argentina si è scontrato frontalmente con il barman romano.
Sul posto sono intervenuti oltre ai Vigili del Fuoco anche una pattuglia del Gruppo pronto intervento traffico della municipale.
Sottoposto al test antidroga ed alcol il conducente sarebbe ora accusato di omicidio colposo, mentre la difesa della giovane vittima è stata presa in carico dal direttore dello studio Professional & Parteners Group,  Raffaele Gerbi, esperto in consulenza ed assistenza legale nell’ambito dei risarcimenti derivati da incidenti stradali.
Giovedì 9 febbraio si sono svolti i funerali di Gabriele Simonacci presso la chiesa di San Pio X in piazza Balduina. Circa un migliaio di persone si sono raccolte intorno ai familiari della vittima, chiusa nel suo dolore la compagna Mariateresa, madre della loro primogenita Sofia stringeva a sé una fotografia che ritraeva la coppia in uno dei loro momenti felici trascorsi insieme. Immancabile la presenza dei due amici con i quali Gabriele aveva aperto due anni e mezzo fa il locale Argot, all’interno del quale è stata dedicata una serata commemorativa.
La cerimonia si è conclusa con le parole della madre del giovane: “Sorridete Gabriele voleva questo, non voleva veder piangere nessuno. Era buono con tutti, accoglieva tutti con un sorriso mi hanno ripetuto in questi giorniâ€.