Aurora Betti, si è fatta viva la madre che l’aveva abbandonata

Il giorno prima di quest’alba la mia più grande debolezza mi ha chiamata al telefono.
Io ho risposto ed ho ascoltato attentamente quella voce dopo 22 anni. Beh, non ho giudizi, non ho rancore, so solo che ho visto la prima alba con il cuore più leggero. Forse è arrivato il momento giusto per avere la mia di famiglia. Ora posso davvero, ora cambia tutto

Mi piacerebbe un giorno farti vedere quanto so essere forte, sai, magari non ti sarò piaciuta e quindi hai preso e ti sei dimenticata di me, ma credimi oltre a darmi una forza inimmaginabile mi hai fatto capire come a volte il sangue non conta.
Perché i figli sono di chi li cresce, non di chi li fa.
Però ti sono grata per il menefreghismo ed il cinismo che hai avuto a non farti vedere mai in ventidue anni.
Perché se all’inizio avevo paura che tutti potessero andar via, ora ho imparato a capire che chi scappa come hai fatto tu non merita un briciolo di ciò che sono.
Non pensò di averti mai mandato un messaggio così diretto, ma so che così leggerai, lo sento.
Volevo dirti solo che la vita è dura, ma io di più.
Ciao madre!