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Desirèe Popper racconta la sua infanzia al settimanale Spy di Alfonso Signorini

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Desirèe Popper, ex tronista di Uomini e Donne che ha abbandonato la trasmissione senza riuscire a fare la sua scelta, ha affidato alle pagine del nuovo settimanale Spy di Alfonso Signorini il racconto della sua vita, dall’infanzia fino alla difficile adolescenza. Problemi familiari, genitori assenti, una quotidianità fatta di rinunce e sacrifici, Desirèe non ha vissuto momenti facili e a questo suo pesante passato attribuisce le motivazioni della sua incapacità di innamorarsi.

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Fin dall’inizio, la sua vita di bambina non è stata facile:

Sono sempre alla ricerca di un uomo forte, sì. Mio padre era un poco di buono, aveva 20 anni entrava e usciva di prigione. E durante una fuga ha rapito mia madre, che all’epoca aveva 13 anni. L’ha messa incinta. Sono nata io e subito dopo l’ha rimessa incinta. A 14 ha avuto mia sorella. A questo punto per fuggire da questa situazione è scappata lasciandoci dai suoi suoceri. I nostri nonni.

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I genitori sono sempre stati assenti nella sua vita, e lei e i fratelli sono stati cresciuti dai nonni:

Fino ai 18 anni mi occupavo del nonno malato e lavoravo in una falegnameria, frequentando la scuola serale. Erano mio padre e la sua convivente, però, a prendersi il mio stipendio. Ad aiutarci c’era solo una zia. Poi, il nonno è morto e anche il mio fidanzato di allora.

Poi, il cambo di rotta e la rinascita con le esperienze nel mondo dello spettacolo e la partecipazione a Uomini e Donne, dove però non è riuscita a trovare il ragazzo che le facesse battere il cuore:

Ho lasciato Uomini e Donne perché il pubblico mi attaccava, non capiva che, con una storia come la mia, non riuscirei mai a innamorarmi di un uomo debole o superficiale. Non trova anche lei?

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