Prima di partecipare a Uomini e Donne, Salvatore Di Carlo ha sofferto di un lungo periodo di depressione a causa del suo lavoro (ha sempre fatto il calciatore). Intervistato da La Repubblica, il siciliano ha raccontato quel brutto periodo:
Una partita terminò con una rissa pazzesca. Fioccarono le squalifiche e per me la mano fu pesantissima: un anno e mezzo di stop e da momento all’altro la vita cambiò. Mi ritrovai svincolato. Un anno e mezzo senza calcio in cui passai davvero dalle stelle alle stalle, del professionismo sfiorai il baratro. Dalle giornate in cui sentivo il telefono squillare continuamente al momento in cui non mi cercava più nessuno. Caddi in depressione
Teresa Cilia e Salvatore di Carlo, matrimonio celebrato nel 2016
Il racconto di Salvatore Di Carlo è continuato:
Dagli spalti mi chiamano ancora Uomini e Donne, i pregiudizi non mancano, ma io voglio riprendermi ciò che mi è stato tolto. Mi stavo rassegnando, volevo cercarmi un altro lavoro, ma ho capito che ho ancora una voglia matta di dimostrare il mio valore. Sarò un folle, ma il mio desiderio è quello di giocare tra i professionisti e dimostrare a tutti che Salvatore Di Carlo non è un personaggio televisivo, ma un calciatore in cerca di riscatto