Intervistata da Il Giornale, Marina La Rosa dice di essere sempre stata molto indifferente al giudizio degli altri. Quando partecipò al Grande Fratello, era la prima edizione, la siciliana si guadagnò l’appellativo di gatta morta per i suoi atteggiamenti con gli uomini.
Oggi, ricordando quella fase, Marina La Rosa afferma:
In verità non sapevo neanche cosa significasse il termine “gatta mortaâ€. Tuttavia mi ricorda molto la celebre commedia Come tu mi vuoi di Pirandelloâ€, in cui “l’autore spiega come ogni persona abbia bisogno di identificare gli altri in categorie: belli, bravi, brutti, omosessuali, alti, ipocriti, cattivi, ingenui, etero e, perché no, anche in gattemorte. Sono in fondo tutti pregiudizi dettati dalle nostre paure. Per cui, in tutta onestà , non mi sono mai preoccupata dei giudizi della gente.