Alessandro Greco non fa parte, almeno per il momento, dei palinsesti Rai e in una recente intervista a Libero non ha nascosto la sua amarezza. Un po’ polemico, l’ex conduttore di Furore dice di non saperne niente anche delle voci che lo vorrebbero al comando de l’Eredità in un futuro non troppo lontano.
Dice Alessandro Greco:
Il pubblico metabolizza figure nuove […] Carlo Conti è un amico fraterno. A me, però, non ha detto nulla […] Quando nasci in un posto, non puoi sfuggire alla voglia di volerci tornare. Resto figlio della Rai, ma non esiste nessuna preclusione. E non escludo di poter tentare strade diverse qualora la situazione non dovesse cambiare. Questo utilizzo a macchia di leopardo che fanno del sottoscritto non fa bene a nessuno, il pubblico ha bisogno di un rapporto di continuità . Qualsiasi programma da me condotto da portato a casa dei riscontri importanti
Poi la stoccata alla Rai dove lavorerebbero solo persone raccomandate, o quasi:
Oggi le raccomandazioni sono aumentate, ad essere diminuite sono le segnalazioni. In Rai la situazione è stantia. Il pubblico fa fatica a trovare dei contenuti umani interessanti. Gli spazi sono pochi e vengono dati sempre agli stessi, con risultati altalenanti
Il sogno rimane quello di rifare Furore anche se per il momento non sembra esserci niente di concreto su cui lavorare:
Terrei l’ossatura, il resto lo farei nuovo di zecca. Mi fa tornare in mente il film La storia infinita. Da anni mi chiedono: ‘Alessandro, quando rifai Furore?’. Ma da solo non posso fare nulla