Gerry Scotti all’anagrafe fa Virgilio ma negli anni ha deciso di cambiare il suo nome. E intervistato da Maurizio Costanzo, spiega i motivi di questa scelta:
Virginio era il nome di mio zio che stava molto male e, come ultimo regalo, ha chiesto ai miei di chiamarmi come lui. Io sono affezionato al mio vero nome, forse perché l’ho usato poco. Com’è nato Gerry? Ai tempi uno degli astronauti lo chiamavano così dalla torre di controllo. Così è successo che alle scuole medie i compagni cominciarono a prendermi in giro, chiamandomi Gerry quando giocavamo a pallone. Mia mamma si è offesa sino a quando avevo vent’anni, io mi sono abituato ed è diventato un marchio di fabbrica
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