Anche quest’anno Alvin è stato fidato collaboratore di Alessia Marcuzzi all’Isola dei Famosi 11 ma oggi racconta che quest’anno più che mai è stata dura a causa della composizione del cast.
Ecco le parole di Alvin sulla sua esperienza all’Isola dei Famosi 11.
Quest’anno è stata dura, i naufraghi conoscevano il mezzo televisivo e nonostante i nostri avvertimenti, provavano a non rispettare le regole. Il fondo lo abbiamo toccato con la storia dell’accendino portato da Fiordaliso. È un gioco, ci sono delle regole, vanno rispettate. Stop. Mi sono messo alla prova. Ho dovuto tenere salde le redini e cambiare passo. Ripeto, la storia dell’accendino non doveva accadere. Da quel momento non c’è stato più un momento davvero sereno. Ma molto stress fino alla finale
Poi Alvin spende due parole per l’Honduras.
La location è perfetta. Consideri che dopo quella italiana, parte l’Isola israeliana, poi quella messicana, poi la spagnola e così via. Hai la terra ferma come base e gli atolli o se volete le Playe a distanza di pochi minuti di barchino. Si presta in maniera perfetta come location per quanto riguarda il ‘game’. Poi c’è l’Honduras, ma quella è un’altra storia […] I ‘garifuna’, gli abitanti che collaborano con noi, sono poverissimi. I bambini li fai felici con poco e per poco intendo anche un abbraccio, un sorriso. Il posto più frequentato è la ‘pulperia’ (la drogheria, ndr). E lo sa che loro vendono tutto a un pezzo? Ovvero: una sigaretta e non il pacchetto, una caramella e non la confezione. Perché non possono permettersi di comprare la confezione intera. In compenso però tutti hanno lo Smartphone