Linus lascia Twitter per colpa dei tifosi della Juventus: il conduttore radiofonico si dice amareggiato per avere ricevuto così tanti insulti da averlo convinto a chiudere il suo profilo social, aperto per la verità da poco più di un anno. E con un post abbastanza articolato, Linus spiega i motivi precisi che lo hanno portato a prendere una tale decisione.
Dopo averlo usato in maniera intermittente per poco meno di un anno, l’altro ieri ho deciso di chiudere il mio profilo su Twitter. Mi è molto dispiaciuto, lo strumento può essere molto divertente e soprattutto utile, ma la mia serenità vale molto di più. Me ne sono andato grazie a un piccolo ma agguerrito gruppo di ultrà juventini che hanno evidentemente deciso di usarmi come la loro bambola woodoo. Sfido chiunque, tra quelli che mi hanno aggredito, a guardarsi allo specchio e chiedersi se nella loro lunga carriera di tifosi non hanno mai contestato, insultato o fischiato un giocatore. Io mi sono preso la mia montagna di merda in questo anno e mezzo, e me la tengo. Mi servirà da lezione la prossima volta che mi capiterà di fare una dichiarazione.
Sarebbe bello che anche qualcuno di voi avesse la lucidità di dire ok, basta, finiamola qui. Ma sarà difficile che accada, perché la vita digitale non è la vita reale. Vi racconto un episodio: Berlino, la mattina prima della finale. Porta di Brandeburgo, decine e decine di migliaia di tifosi blaugrana e bianconeri. Io e Filippo ci passeggiamo in mezzo, tranquilli. Ogni tanto qualcuno mi riconosce, ci facciamo una foto, buttiamo lì un pronostico.
A un certo punto un tifoso, mentre mi faccio una foto con un suo amico, mi sussurra in mondo vagamento aggressivo, “ma tu non eri quello che si era dimesso?â€. Lo guardo, lo abbraccio, e gli dico “ma tu non hai mai detto una cazzata in vita tua?â€.
Lui si mette a ridere e ci facciamo una foto.
Ragazzi, è solo calcio. Se volete fare pace sono qui.