Alba Parietti senza freni su Rai 1: ospite a L’Arena di Massimo Giletti la conduttrice è stata la protagonista di un’intervista in cui si è raccontata a cuore aperto parlando un po’ di tutto, dagli amori alla famiglia.
Senza dimenticare la carriera e qualche piccolo pentimento a distanza di molti anni, in particolare quello di aver detto di no a Silvio Berlusconi.
Ho detto no a nove miliardi di Berlusconi pur avendo massimo rispetto per lui. Lo trovo molto più simpatico come persona di certi tromboni della sinistra che non mi hanno mai aiutato, anche se io resterò anarchica nel DNA. Vidi Raimondo Vianello con un certo imbarazzo promuovere la sua campagna elettorale. Poi anche Mike Bongiorno… Io temevo, con contratto di esclusiva, di non dire quello che pensavo. Silvio fu come al solito gentilissimo e simpaticissimo con Stefano Bonaga, ma per me era il demonio che voleva comprarmi col denaro. Nessuno poi più mi ha chiesto di cambiare le mie idee politiche né mi ha più voluto a Mediaset. Berlusconi mi rispetta avendo avuto il padre partigiano. Non sono stata in vendita, oggi mi dico che magari erano solo interessati al mio lavoro. Forse quella rinuncia è stata inutile perché la sinistra non mi ha riconosciuto neanche la coerenza.
Ha spiegato la conduttrice che aveva già rivelato in passato un dettaglio del genere. Impossibile per a conduttrice non ripercorrere almeno uno dei suoi più famosi amori, vale a dire l’attore francese Christophe Lambert, star negli Anni Novanta, esattamente come lei.
Io ho avuto degli uomini bellissimi in tutti i sensi. Ho scelto uomini molto affascinanti, magari con un po’ di pancia, ma con grande personalità , senso dell’umorismo e fascino. Mai solo per i soldi. Christopher Lambert è stato l’uomo più bello del mondo con cui mi sono divertita di più. Io sono stata felice allo stato puro.
Nell’intervista la Parietti ha anche voluto ricordare l’amatissimo padre partigiano che l’ha difesa in ogni momento e con cui ammette di aver avuto una sorta di rapporto quasi morboso ed edipico.
► ALBA PARIETTI SENZA FRENI, PADRE GEORG MI HA RISVEGLIATO GLI ORMONI
Difendeva sempre i più deboli. Ha combattuto anche con Fenoglio. Il massimo lusso che si concedeva era fare il piacione. Mi dispiace di avergli regalato solo soddisfazioni come la sua ospitata a una Serata d’onore dedicata a me. Un uomo come lui avrebbe meritato soddisfazioni diverse dalla popolarità effimera di sua figlia. Io spero di essere stata a mia volta partigiana, imparando il coraggio che lui da antifascista mi ha insegnato ad avere. Lui non ha mai indossato una divisa da balilla e veniva deriso e picchiato. Al di là delle ideologie politiche è stato l’unico bambino a rivendicare la sua natura. Questi siamo noi, i Parietti, in un Paese italiano in cui bisognava dichiararsi fascista.
Ha concluso la Parietti orgogliosissima del padre e della sua coerenza politica che è stata anche omaggiata con un saluto dall’amico Marco Travaglio intervenuto per amicizia in un programma nazionalpopolare come Domenica In.