Intervistato da Silvia Toffanin a Verissimo, il regista Fausto Brizzi, al centro del gossip negli ultimi mesi per le accuse di molestie sessuali a lui rivolte da alcune attrici, si è raccontato a cuore aperto.
E’ stato un anno complicato, in cui il mio obiettivo era trovare l’umore giusto per scrivere un film divertente e Modalità Aereo lo era. Quando Paolo Ruffini me l’ha portato ho capito che era terapeutico: era la risposta pop a tutto quello che mi stava succedendo. E il lavoro è stato una cura
Questa brutta storia, però, è servita per mettere a fuoco alcune cose e individuare i veri amici. Fausto Brizzi infatti aggiunge:
La vera terapia di quest’anno è stata circondarmi di persone che mi volessero bene. Questa cosa mi ha permesso di passare da 2000 a 100 numeri sulla rubrica del cellulare. Improvvisamente, capisci chi sono le persone superflue e quelle fondamentali. È stato un periodo un po’ rocambolesco in cui sfuggivo ai giornalisti e in cui molte persone, che pensavo semplici conoscenti, invece, mi hanno dato le chiavi della loro casa in caso di emergenza. Giravo con le chiavi di una quindicina di abitazioni sparse in tutta Italia anche perché i miei amici mi volevano vedere in casa
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