Avrà anche da stare dietro agli ultimi preparativi per il matrimonio che si celebrerà venerdì prossimo, tuttavia Belen Rodriguez trova anche il tempo per ingaggiare delle vere proprie guerre a distanza con i giornali di cronaca rosa che nelle ultime settimane la stanno tampinando a più non posso.
E’ roba recente la notizia del litigio per strada traBelen Rodriguez ed alcuni fotografi che si sarebbero avvicinati troppo all’argentina e al piccolo Santiago e avrebbero scatenato la dura reazione di lei. Oggi Belen Rodriguez interviene su facebook per fare conoscere le sue ragioni dopo l’uscita in edicola di Novella 2000 che, a detta della diretta interessata, avrebbe scritto cose infondate sul suo conto. Troppo dispersivo, però, passare alla querela. Belen Rodriguez dice di avere pensato che è meglio spiegare con un breve post come stanno davvero le cose senza stare a perdere tempo in inutili denunce.
Facciamo un passo indietro per andare a riprendere il servzio di Novella 2000 su Belen Rodriguez: “I fan che incontrano Belen Rodriguez in giro per Milano, la vedono sempre più distaccata e lontana, mentre i fotografi che la seguono ovunque si lamentano di essere trattati male. Alcuni raccontano che venerdì 6 settembre l’argentina avrebbe addirittura aggredito, stavolta fisicamente, uno di loro, all’uscita di un negozio dove era andata a comprare le bomboniere“.
Versione che non avrebbe trovato troppo d’accordo l’argentina che affida al suo profilo facebook il suo pensiero: “Povera novella 2000! Non vende più una copia e per richiamare l’attenzione deve denigrare i personaggi“. La showgirl compagnia di Stefano De Martino dice di aver pensato di querelare ancora, ma di avere poi pensato che con un semplice messaggio la verità arriva più in fretta. Il suo intervento su facebook continua: “Cara Novella qui si parla di un argomento delicato, non è una questione di stress come amate definirla voi, ma ben più complicato. E ve lo spiego in una semplice frase, se ancora una volta qualche paparazzo inesperto avvicina così tanto l’obiettivo fotografico da mettere in pericolo mio figlio, lo respingerò ancora, ancora e ancora…. D’altronde tutte le mamme farebbero così“.
