La Mostra del Cinema di Venezia è cominciata e tra i protagonisti c’è anche Gabriele Muccino che presenterà il suo ultimo film, L’estate addosso, titolo che ha ispirato la canzone omonima di Jovanotti. E l’occasione è buona per il regista per raccontarsi in una lunga intervista a Vanity Fair nella quale mette a fuoco la sua più grande paura: quell a realtiva al tempo che passa inesorabile.
Volano (ancora) stracci in casa Muccino: stavolta a parlare è Silvio Muccino, attore e regista nonché fratello minore del più celebre Gabriele che lo lanciò anni or sono sul grande schermo.
Da otto anni a questa parte però è guerra aperta fra i due fratelli e, ospite negli studi de L’Arena di Massimo Giletti, Silvio Muccino ha voluto raccontare la sua verità sul rapporto con la famiglia e il fratello.
Silvio Muccino è stato ospite de Le Invasioni Barbariche e, davanti ai microfoni di Daria Bignardi, non ha potuto evitare di parlare del difficoltoso rapporto con il fratello Gabriele, con il quale l’attore non parla ormai da diversi anni. Troppe le incomprensioni che hanno fatto sì che i rapporti si inasprissero negli anni con una differenza netta di comportamento: che Gabriele Muccino non ha mai incontrato difficoltà nel rendere pubblici i dissidi con il fratello che invece, ha sempre preferito tacere.
Continua la guerra tra Gabriele Muccino e Silvio Muccino, fratelli che proprio non si sopportano. Un anno e mezzo fa, su Facebook, i due si erano litigati infiammando il gossip. Oggi la storia si ripete visto che Gabriele Muccino, su Twitter, ne dice di tutti i colori sul fratello 32enne che a detta sua sarebbe manipolato da Carla Vangelista.
Il litigio tra Gabriele e Silvio Muccino ha tenuto banco nei giorni scorsi infuocando il gossip. I due fratelli si erano bisticciati a distanza via social network e la cosa aveva ovviamente destato la curiosità dei più.
A lanciare la bomba era stato il giornalista di gossip Gabriele Parpiglia che per primo aveva parlato di rapporti tesi tra Gabriele e Silvio Muccino, attirandosi per questo anche il dissenso dell’agente Lucio Presta che gli aveva “consigliato” di lasciar perdere.